venerdì 1 aprile 2011

http://www.100yearsfromnow.info/
" Testo nero su sfondo bianco: messaggi che (in)direttamente vogliono sollecitare una riflessione sul futuro della citta', dell'Italia, ma anche del mondo occidentale a breve, medio e lungo termine (un secolo, appunto).
Ogni frase, quasi uno slogan per prodotti che non esistono (ancora), puo' essere cercato attraverso Google Adwords, che linka direttamente al sito del progetto. Si tratta di messaggi tutt'altro che criptici e che si propongono di stimolare una conversazione a piu' voci, reclamando uno spazio pubblico normalmente dominato da insegne pubblicitarie e dai manifesti politici. L'obiettivo di Mende e' comunicare direttamente con i cittadini, bypassando il rumore di fondo dei mass media, la chiacchiera banale, il gossip mascherato da informazione. Cinque messaggi, cinque domande aperte, cinquemila possibili conversazioni: the clock (l'orologio), to be a machine (essere una macchina), despite the denials(nonostante le smentite), 100 years from now (tra cent'anni) e a kind of panic (una specie di panico). 




Lanciato a Roma il 20 febbraio 2010 per celebrare l'anniversario della pubblicazione del manifesto futurista di FT Marinetti, 100yearsfromnow e' tra i vincitori dell'ambito Rome Prize 2010-2011, una manifestazione che premia a cadenza annuale 30 accademici, artisti e designer operanti in discipline quali architettura, design e letteratura/storia italiana.Come si legge sul sito ufficiale, si tratta di "un progetto di arte pubblica a Roma.
 Non si compra e non si vende nulla." L'interazione online e' apparentemente semplice: si tratta infatti rispondere a una serie di domande assai complesse: "Il nostro futuro è già determinato?" "Ci fonderemo con le macchine o conserveremo l'unicità dell'essere umano?" "Ci faremo sopraffare dal consumismo e dalla globalizzazione o una rivoluzione sostenibile creerà una nuova era?" "Quale sarà lo stato dell'ambiente?" "Ci infastidisce pensare al futuro?".
 L'unico requisito per partecipare al progetto e' un minimo di senso critico, dosi abbondanti di sano e lucido ottimismo e, soprattutto, la volonta' di cambiare lo status quo.

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